“Con la solita sfacciata arroganza, alcuni giorni fa Uber aveva annunciato l’avvio a Roma di un nuovo servizio di trasporto pubblico di persone, attuato tramite gli Ncc, denominato ‘Linea U’ che aveva avuto come pronta risposta la richiesta delle scriventi associazioni della categoria taxi di accesso agli atti al Comune di Roma, per verificare se tale servizio fosse stato realmente autorizzato e, in caso contrario, l’intervento del Commissario Straordinario Tronca per impedirne la prosecuzione.
Ora il Comune ci ha risposto che nessuna Autorizzazione è stata mai concessa da Roma Capitale a Uber per tale servizio. Questa è la riprova che ancora una volta Uber avrebbe tentato di svolgere un servizio di trasporto pubblico di persone imponendolo di fatto sul mercato e ai romani in modo del tutto abusivo.
Fortunatamente però questa volta a non filarsi Uber non è stato solo il Comune di Roma, ma anche l’utenza, che ha totalmente ignorato l’iniziativa, mandando deserta l’ennesima e spregiudicata pretesa di attivare un servizio di trasporto pubblico di persone in maniera palesemente illegittima. Un’altra tegola per la società Californiana che ormai in Italia, e non solo, sta riempendo il suo stato patrimoniale solo di sconfitte e figuracce”.
Così in una nota Unica Cgil, Uri, Ata Casartigiani, Fast Confsal, Cna, Confartigianato, Claai Taxi, Uti, Uritaxi.
Ultima modifica: 12 Gennaio 2016