734-ubUna regolamentazione per le «società che mettono in comunicazione utenti dei trasporti e conducenti di mezzi non di linea interessati a offrire servizi»: non c’è scritto Uber pop negli emendamenti al ddl Concorrenza ma sono in molti a leggere il nome della società più discussa degli ultimi mesi. La norma è contenuta in uno degli emendamenti del Pd al disegno di legge che in queste ore sarà approvato dalla Commissione Attività produttive della Camera.
Uber Pop, vietata in Italia da una sentenza del tribunale di Milano, contestata nel resto d’Europa, diventerebbe legittima con questi emendamenti (a firma Boccadutri e Lavagno i più contestati) che disciplinano le imprese «che forniscono servizi remunerati su base commerciale per mettere in connessione mediante una piattaforma tecnologica passeggeri e conducenti». Prevedono assicurazioni obbligatorie per chi fornisce i servizi, registri regionali, meccanismi per l’applicazione delle tariffe, visite mediche per i conducenti, la gestione dei dati personali raccolti dalla app.

 

Leggi l’articolo su Metronews.it

 

Ultima modifica: 23 Luglio 2015