La petizione di Assoutenti è vergognosa. Ormai un po’ tutti si abbassano al livello di un influencer qualunque in cerca di visibilità, con lo sport del momento: il tiro al tassista! Mentre la stragrande maggioranza dei tassisti italiani, con poche eccezioni in qualche città in periodo di fiere, in questo periodo è ferma ai posteggi per il 95% del loro tempo di lavoro, Assoutenti lancia una petizione per aumentare il numero dei taxi. Eppure città come Roma e Milano hanno in Europa una densità per taxi, come ricorda uno studio Kpmg, inferiore solo a Madrid. La petizione è infarcita da tutta una serie di pericolosi, per la stessa incolumità dei tassisti, luoghi comuni: “compensi proibitivi”, ma le indagini internazionali mettono i taxi italiani tra i taxi meno costosi in Europa (con eccezione delle nazioni notoriamente più economiche, come Spagna, Portogallo e Grecia); “spesso viene rifiutato di prestare il servizio di trasporto su tratte poco convenienti” dice questa associazione dei consumatori. Dove? Quando? Essendoci un obbligo di servizio gravante sul settore taxi, sottoposto a controllo della pubblica amministrazione, a quali numeri fanno riferimento? “Spesso maleducazione” aggiunge ancora Assoutenti, ma se le indagini demoscopiche danno un 88,4% di gradimento proprio alla voce “disponibilità e cortesia”. E per finire “persino violenza ai danni degli utenti”, però negli ultimi dodici anni a morire ammazzati sul lavoro sono stati ben cinque tassisti (Luca Massari, Alfredo Famoso, Gino Ghirelli, Antonio Dodaro e l’ultimo neanche due mesi fa, Pasquale Di Francesco), e questo, proprio per una sistematica e infame campagna diffamatoria ai danni degli operatori del settore che provoca odio sociale, e a cui questa associazione evidentemente in cerca di visibilità dovrebbe chiedersi se non stia partecipando. E sulla proposta di pos obbligatorio, siamo all’ignoranza manifesta ed al ridicolo, visto che l’obbligo esiste già per ogni attività, ma che comunque per un’attività per cui il 65% di utenza è rappresentato da clientela business, e per il 25% da clientela turistica, sarebbe impossibile non avere.
Claudio Giudici
Presidente nazionale Uritaxi
Ultima modifica: 29 Dicembre 2022
Presidente nazionale Uritaxi