“Dopo la crisi del 2007 l’Europa ha fatto passi avanti ma manca ancora uno sforzo per la crescita e l’occupazione”. E’ la posizione espressa dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in occasione dell’Eurofi di Milano, spiegando che si può fare di meglio se coordiniamo meglio le politiche nazionali con quelle dell’Unione. “La necessità è quella di mettere l’Europa su un percorso di crescita sostenuto e duraturo, ha spiegato Padoan invitando a coordinare meglio le politiche nazionali con le politiche dell’Unione”.
I tre pilastri dell’Italia – Secondo il ministro, del resto, i dati più recenti sul quadro macroeconomico sono stati deludenti ancora una volta, probabilmente perché non si è capito che il quadro è cambiato in modo così radicale da richiedere un cambiamento di approccio. “La strategia proposta dal semestre italiano di presidenza dell’Ue, spiega Padoan, poggia su tre pilastri: Migliorare l’integrazione del mercato interno, riforme strutturali con strumenti di benchmarking e raccomandazioni per singoli paesi; investimenti”. “L’Ue può lavorare favorendo fonti di finanziamento per le piccole e medie imprese, passando attraverso regole comuni, ad esempio sui minibond”, prosegue il ministro.
Gli investimenti – Il ministro ha spiegato che gli investimenti al tempo stesso costituiscono un contributo alla domanda ma anche un cambiamento strutturale sul lato dell’offerta, soprattutto lavorando con un buon bilanciamento tra investimenti privati e pubblichi. Padoan ha quindi invitato a intervenire su due fronti. Da un lato facendo in modo che le aziende abbiano maggiore convenienza ad investire riducendo gli ostacoli. Secondo il ministro andranno poi introdotte regole, che consentono un’innovazione negli strumenti disponibili per finanziare le imprese. La presidenza italiana ha messo molte idee sul tavolo, ha segnalato, e le prime discussioni nel merito ci saranno proprio all’Ecofin di sabato a Milano.
Fonte: Corriere.it
Ultima modifica: 11 Settembre 2014